La ricerca va avanti, frenetica. Una corsa contro il tempo che scorre e fa assottigliare sempre più le speranze per l’ultimo disperso nella tragedia del bacino di Suviana. Nel frattempo i sommozzatori hanno individuato un nuovo corpo. Si tratta della sesta vittima della strage del bacino di Suviana. È Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa. Solo uno dei lavoratori risulta ancora disperso, ma il bilancio dell'esplosione alla centrale di Bargi, nel Bolognese, è drammatico. 

La genesi del dramma due giorni fa, quando nella centrale idroelettrica del bacino artificiale c’è stata un’esplosione: una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero. Da lì è divampato un grosso incendio, seguito dall’allagamento dei piani inferiori della struttura e dal crollo di un solaio.

Dopo quarantotto ore di ricerche sale a sei il conto delle vittime accertate. In mattinata erano stati trovati due dei quattro tecnici ancora dispersi i cui corpi sono stati rinvenuti al piano - 9. Vanno tristemente ad aggiungersi a quelli del 36enne Vincenzo Franchina di Sinagra nel Messinese, di Pavel Petronel Tanase, 45enne nato in Romania, di Settimo Torinese, e del 73enne Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe. La quarta vittima è Adriano Scandellari, 57enne nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò, lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro che era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. La quinta, invece, Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, tecnico della Abb.

(Unioneonline/v.f.)

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