All'indomani della sentenza di primo grado sulla strage ferroviaria di Viareggio - che ha visto la condanna a 7 anni di Mauro Moretti, ex amministratore delegato Rfi - Rete ferroviaria italiana, e di Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia - a prendere la parola è l'associazione dei parenti delle vittime.

"Moretti si deve dimettere", ha dichiarato la portavoce Daniela Rombi nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

Il presidente dell'organizzazione Marco Piagentini ha poi proseguito: "Chiediamo le dimissioni dalle cariche statali dei condannati e di annullare le onorificenze di Stato" perché "moralmente è inaccettabile per noi familiari che loro siano ancora a guidare questo Paese in aziende di Stato molto importanti".

Il riferimento è sempre a Moretti, oggi alla guida Leonardo-Finmeccanica. Di diverso avviso il cda del colosso pubblico, che ieri sera ha confermato la fiducia nei confronti del dirigente.

I parenti delle 32 vittime della strage del 29 giugno 2009 hanno poi ribadito l'intenzione di ricorrere in appello: "Non ci basta quanto è stato detto ieri. Le richieste di condanna della Procura devono diventare complete".

Tra le 33 persone condannate ieri dal tribunale di Lucca, anche Mario Michele Elia, ex dirigente di Rfi (sette anni e sei mesi), e Rainer Kogelheide, ad di Gatx Rail Europe, la società proprietaria del convoglio deragliato.

L'AVVOCATO DI PARTE CIVILE: "SENTENZA PESANTE" - VIDEO:

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