Ultime battute per il processo Stato-mafia, davanti alla corte d’assise di Palermo, dopo 4 anni, 8 mesi di dibattimento e oltre 200 udienze.

La Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 15 anni di carcere per il prefetto Mario Mori, ex capo del Ros ed ex direttore del Sisde, imputato per minaccia e violenza a corpo politico dello Stato, e 12 per Marcello Dell'Utri.

LE ALTRE RICHIESTE - Per gli altri due ufficiali dei carabinieri coinvolti, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, sono stati chiesti rispettivamente 12 anni e 10 anni. Fra gli imputati anche l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, accusato di aver detto il falso: per lui la procura chiede una condanna a 6 anni.

Per quanto riguarda i mafiosi che vollero minacciare lo Stato con le bombe: 16 anni per Leoluca Bagarella, 12 per Gaetano Cinà. Anche il capo di Cosa nostra Totò Riina, morto a dicembre, avrebbe ricevuto una simile richiesta.

Per Massimo Ciancimino, accusato di calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia Gianni Di Gennaro, la procura chiede 5 anni, così come per Giovanni Brusca.

"Riteniamo di aver raggiunto la prova piena della responsabilità degli imputati - sostiene l'accusa - alcune tessere di questa storia sono sporche di sangue. Il sangue delle vittime delle stragi".

(Unioneonline/D)

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