Stadio Roma: spuntano altri nomi di politici che hanno preso soldi da Parnasi
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Ci sarebbero anche altri politici e funzionari pubblici ad aver preso soldi da Luca Parnasi. Nelle carte processuali i loro nomi sono, però, ancora coperti dal segreto.
Sono oltre 100 le pagine che documentano le "criticità" – per usare un eufemismo – attorno al progetto per la costruzione del nuovo stadio della Roma.
Le indagini sono affidate dai magistrati Paolo Ielo e Brabara Zuin ai carabinieri che stanno ricostruendo il giro di contatti dell’imprenditore che si "vantava" di pagare per fare affari.
Trattava con tutti i partiti, Parnasi, anche se nelle sue attenzioni c'erano soprattutto Lega e Movimento 5 Stelle. Le sue amicizie nel Carroccio sarebbero quelle di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, mentre il contatto con i pentastellati è Luca Lanzalone, il referente – appunto – della costruzione dello stadio giallorosso.
È proprio lui, tra l'altro, a suggerire al sindaco Virginia Raggi i nomi di commissari e funzionari nelle controllate del Campidoglio, prime fra tutte Ipa e Atac.
Per ottenere il via libera al nuovo progetto per lo stadio della Roma, Parnasi si affida a due consulenti che seguono la pratica al ministero dei Beni Culturali. Uno è Sandro Amorosino che "si è confrontato sul piano tecnico e giuridico con Paolo Carpentieri, il direttore dell'ufficio legislativo del dicastero circa il parere sul ricorso, concordandone in parte il contenuto di inammissibilità e quindi favorevole al gruppo Parnasi". Il gip chiarisce come "ciò sia in evidente violazione alle norme" anche perché "le intercettazioni attestano che Amorosino ha ricevuto il parere in via informale prima che fosse ufficialmente adottato e depositato".
Il resto del capitolo, infine, è pieno di "omissis", il che fa presumere nuovi e probabilmente scottanti sviluppi sulla vicenda.
(Unioneonline/DC)
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