"Sembrava tutto finito, almeno sul piano giudiziario, perché i ricordi non si cancellano. Eppure qualche giorno fa ho ricevuto una lettera: la famiglia del ladro cui ho sparato mi chiede una mediazione, vogliono i soldi, faranno una causa civile. E l'incredibile è che possono farlo".

Lo ha affermato, in un'intervista al "Corriere del Veneto", Franco Birolo, ex tabaccaio di Civè di Correzzola (Padova) che nell'aprile del 2012 ha ucciso Igor Ursu, 23enne di origini moldave, dopo che si era introdotto nel suo negozio durante la notte.

"Si sono rivolti a un'agenzia di mediazione per trovare un accordo perché il giudice civile chiede sempre un accordo. Ma io ho mandato una persona di fiducia a dire chiaramente che non intendo pagare nessuno. Anzi, sono loro che dovrebbero dare soldi a me", ha fatto sapere ancora l'uomo.

Birolo in primo grado era stato condannato a due anni e otto mesi per eccesso colposo di legittima difesa.

In secondo grado era stato invece assolto con sentenza, confermata dalla Cassazione.

Ora ha ricevuto una lettera di richiesta di conciliazione da parte dei legali della famiglia della vittima, che potrebbero fargli causa.

Nonostante la Cassazione abbia respinto la richiesta di risarcimento in sede penale, i parenti del 23enne possono comunque citare l'ex negoziante in sede civile per ottenere il denaro.

Dopo il 2012, Birolo ha deciso di vendere la sua tabaccheria.

(Unioneonline/F)
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