Spari durante la rapina al supermarket: in cella un operaio di origine sarda
Nel corso della razzia feriti una guardia giurata e una bimba. Preso il responsabileE' un operaio originario di Sant'Antioco l'uomo arrestato ieri pomeriggio perché ritenuto responsabile della rapina messa a segno in un supermercato Eurospin di Cormano (Milano), nel corso della quale sono rimasti feriti un vigilante privato e una bambina di 5 anni.
I particolari di quanto accaduto ieri pomeriggio sono stati forniti questa mattina in una conferenza stampa indetta dalla compagnia dei carabinieri di Sesto San Giovanni, guidata dal maggiore Saverio Sica, che coordina le indagini.
Secondo quanto accertato, l'uomo, 64 anni, è entrato nel market, ha fatto un giro per gli scaffali e poi si è messo in coda alla cassa. Quando è arrivato il suo turno ha estratto una pistola e ha minacciato le cassiere, pretendendo il denaro contenuto nei registratori.
I clienti attorno hanno però iniziato a gridare, richiamando l'attenzione di una guardia giurata. A quel punto l'uomo ha aperto il fuoco a scopo intimidatorio, sparando due colpi. Ma i proiettili sono andati a segno: uno ha centrato il vigilante a una coscia, l'altro ha ferito di rimbalzo a un polpaccio la bimba che era nel negozio a fare la spesa con i genitori. Entrambi sono poi stati portati in ospedale, ma non sono in pericolo di vita.
Dopo aver sparato, il 64enne si è dileguato con il bottino ottenuto, poco meno di 1.600 euro. Dopo l'allarme sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno dato il via alle indagini. Grazie alle testimonianze dei presenti i militari sono riusciti a ottenere la descrizione dell'uomo e anche il modello e il numero di targa dell'auto con cui si era dileguato.
E così nel giro di poche ore gli uomini dell'Arma hanno potuto rintracciare il rapinatore, fermato e ammanettato fuori da un bar di un Comune vicino.
"In caserma ha detto poche parole sulla mancanza di soldi. Faceva lavori saltuari e sicuramente l'emergenza sanitaria per il coronavirus non ha aiutato economicamente la sua vita", ha spiegato il maggiore Saverio Sica. Ma gli accertamenti dei militari proseguono per fare piena luce sia sull'accaduto che sul movente.
Intanto, i soldi della rapina sono stati recuperati, mentre per l'uomo si sono aperte le porte del carcere milanese di San Vittore.
L'accusa di cui dovrà rispondere è quella di duplice tentato omicidio, porto abusivo di arma illegale e rapina aggravata.