Il bersaglio dei colpi esplosi ieri sera da una guardia giurata a Milano era un ragazzino, figlio della sua nuova compagna.

Cosa sia scattato nella mente di Angelo Di Matteo, 45 anni, deve ancora essere accertato.

Le forze dell'ordine sono arrivate in via Marco Aurelio, zona viale Padova, dopo una telefonata che segnalava una sparatoria. Sul posto hanno trovato l'uomo che avrebbe prima puntato la pistola contro i carabinieri, poi si è fatto arrestare.

Da quanto ricostruito, aveva esploso un colpo nei confronti del 13enne, mentre lo inseguiva, raggiungendolo tra un fianco e un braccio. Il giovane, soccorso, è stato portato d'urgenza all'ospedale di Niguarda e non sarebbe in pericolo di vita.

In base al racconto della madre, gli aveva ordinato di non andare a casa perché il suo compagno era ubriaco. Lui ha però disubbidito ed è entrato insieme a un amico. Ne è uscito poco dopo scappando da Di Matteo, che era alle sue spalle con la pistola in pugno.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata