«Nell'ultimo anno si registra una flessione generalizzata nei livelli di fiducia istituzionale rispetto al 2023». È quanto emerge dall'indagine Istat sulla fiducia nelle istituzioni del Paese nel corso di oltre un decennio (2012 - 2024). «Le uniche istituzioni che ottengono costantemente livelli di fiducia più che sufficienti da parte dei cittadini - si legge nel report - sono i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e il presidente della Repubblica. Per il resto, la fiducia nelle istituzioni della democrazia è sotto la sufficienza».

La graduatoria dei livelli di fiducia vede al primo posto i vigili del fuoco, all'ultimo i partiti politici. 

Stessa situazione si riscontra per il governo regionale, con differenze di circa 10 punti percentuali tra Nord e Mezzogiorno nella quota di cittadini di 14 anni e più che assegnano voti di fiducia compresi tra 6 e 10 (rispettivamente il 45,6% contro il 35,9%). I punteggi più alti si registrano in Veneto, con il 57% dei cittadini che attribuisce un voto di fiducia tra 6 e 10, i più bassi in Molise, Sardegna e Sicilia, dove i punteggi compresi tra 6 e 10 variano tra il 28% e il 31%. Dunque, solo 3 cittadini dell’Isola su 10 ripongono una fiducia almeno sufficiente nelle istituzioni regionali. 

I livelli di fiducia dei cittadini verso il governo nazionale, invece, sono simili nelle diverse aree del Paese. Minori differenze territoriali – rileva ancora l’Istat – si riscontrano anche nei livelli di fiducia verso il Parlamento italiano, che variano dal 39,5% del Nord al 42,7% del Centro.

Nel caso del Parlamento europeo, infine, i livelli di fiducia, simili a quelli espressi nei confronti di quello italiano con circa quattro cittadini su 10 che esprimono un voto da 6 a 10, risultano piuttosto omogenei sul territorio.

(Unioneonline/l.f.)

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