Sempio, Stasi, Poggi: gli interrogatori in contemporanea e le tre chiamate “sospette” del nuovo indagato
Dai vecchi atti spuntano nuovi elementi a carico di Sempio, domani giornata cruciale per capire che direzione hanno preso le indaginiAndrea Sempio e Alberto Stasi (Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il giorno prima che Marco Poggi, fratello di Chiara, partisse con i genitori, il 5 agosto 2007, per una vacanza in Trentino era «insieme» ad Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso Garlasco, ed è, dunque, «inverosimile» che il suo amico «non fosse a conoscenza» del fatto che il 19enne a breve sarebbe partito per quei giorni in montagna.
Come, invece, Sempio ha messo a verbale, sostenendo che non sapeva quando Marco sarebbe andato via col padre e la madre e ciò per spiegare quelle tre telefonate a casa Poggi, dove era rimasta solo la 26enne, ritenute «sospette» dagli investigatori.
Negli atti era stata infatti accertata una «telefonata delle ore 01.05 del 4 agosto» fatta dal cellulare di Sempio a casa Poggi, che rientrava nella consuetudine da parte di Marco di preavvisare i suoi col telefono dell’amico quando stava rientrando a casa. Chiamata che dimostra come fosse «inverosimile» che Sempio non sapesse che l’indomani Marco Poggi e i suoi sarebbero partiti, lasciando Chiara a casa da sola.
È quanto si legge nell’informativa redatta nel 2020 dagli investigatori: fascicolo, con al centro il ruolo dell'amico del fratello di Chiara, che fu però archiviato nello stesso anno. E che torna oggi d’attualità e sarà al centro dell’interrogatorio di domani.
Sul capitolo «chiamate» i carabinieri puntano da tempo nelle indagini a carico di Sempio. Tre telefonate sospette quando in casa c’era la sola Chiara, fatte alle 17.42 e alle 17.40 del 7 agosto, e alle 16.54 del giorno 8, a pochi giorni dall’omicidio. «Cercavo Marco», aveva detto Sempio agli investigatori, secondo cui però lo stesso Sempio avrebbe dovuto sapere che l’amico si trovava in Trentino. Altro particolare: Sempio ha detto di aver cercato prima Marco sul cellulare che «non prendeva», ma il fratello di Chiara Poggi non ricorda di aver ricevuto «avvisi delle chiamate perse».
Sembra «strano», si legge ancora nelle carte, che il telefono del ragazzo «risultasse irraggiungibile» tra il 7 e l'8 agosto, dato che quelli dei suoi genitori, in vacanza con lui e che avevano lo stesso operatore telefonico, «avevano ricevuto ed effettuato numerose chiamate», come emerso dai tabulati dell'epoca. E «lo stesso Sempio non risulta abbia mai richiamato Marco Poggi, quando quest'ultimo è tornato raggiungibile».
Domani intanto è un giorno cruciale per capire che direzione abbiano preso le indagini. Per le 14 sono stati convocati in Procura a Pavia Sempio e Alberto Stasi. Alla stessa ora sarà sentito come teste a Venezia Marco Poggi, che vive a Mestre. Interrogatori che avverranno in contemporanea.
Le chiamate sospette, i presunti “buchi” nell'alibi di Sempio, come la vicenda del "biglietto del parcheggio" di Vigevano, assieme ad altri elementi che la Procura di Pavia avrebbe raccolto in queste nuove indagini ma non ancora disvelati, saranno al centro dell'interrogatorio di domani. Sempio, però, avrà la possibilità di non rispondere e di attendere di conoscere tutti gli atti e le eventuali prove contro di lui con la chiusura delle indagini.
(Unioneonline/L)