Scoprire di avere una sorella, all’età di settant’anni

L’incredibile storia collega tre Paesi: Italia, Regno Unito ed Egitto. Tutto parte da Renato Labò: classe 1920, originario di Sarmato, in provincia di Piacenza, aveva combattuto ad El Alamein dove era stato fatto prigioniero dagli inglesi.
Internato in un campo di prigionia, come ha raccontato il quotidiano “Libertà", dopo l'armistizio gli fu concesso di cominciare a lavorare in una fattoria a Horsington, nel Somerset dove si innamorò della figlia dei proprietari: dal loro amore nacque Gin, ma Renato era già tornato in Italia perché la guerra era finita. Mise su famiglia ed ebbe un’altra figlia, Eugenia

Quando Gin ha avuto a sua volta una figlia, Clare, quest’ultima ha deciso di fare di tutto per ritrovare il nonno e la sua stirpe. Una ricerca complicatissima che è durata anni, perché erano pochissimi gli elementi a sua disposizione. Grazie alla collaborazione degli archivi della Croce Rossa internazionale Clare è riuscita ad avere accesso all'elenco degli internati nel campo 47 di Motcombe, per scoprire che solo due persone si chiamavano Renato: uno nato nel Varesotto e uno di Agazzino di Sarmato (Piacenza).

A quel punto ha contattato la pagina Facebook degli abitanti di Sarmato, grazie ai quali è stata indirizzata ad Eugenia Labò che davanti all'unica foto sopravvissuta ha immediatamente riconosciuto il volto del padre. Gin ed Eugenia dovevano incontrarsi da due anni ma la pandemia ha ritardato l’appuntamento. Ora finalmente si sono viste e hanno trascorso una settimana insieme nel Piacentino, a cominciare da una grande festa in trattoria, insieme al sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi. 

(Unioneonline/D)

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