Legge di nascosto il diario segreto che il figlio 14enne è omosessuale e per il ragazzino inizia un vero e proprio incubo.

Una lunga serie di violenze fisiche e psicologiche raccolte dai magistrati di Torino e alla base della richiesta di rinvio a giudizio della pm Giulia Rizzo nei confronti dei genitori dell’adolescente, che oggi ha 17 anni. Il padre è accusato di maltrattamenti, la madre di non aver fatto nulla per impedire che il marito perseguitasse il figlio.

La scoperta è arrivata il 14 agosto 2020, l’incubo per il giovane è durato due anni, fino a quando il minore, disperato, si è rivolto allo psicologo della scuola, che a sua volta ha avvisato la polizia municipale. Così è partita l’indagine e l’adolescente è stato allontanato dai genitori e affidato a un’altra famiglia.

Agghiaccianti le violenze nei confronti del ragazzo. Appena letto il diario, il padre gli ha tirato un ceffone dicendogli «non ti voglio più in casa». Poi gli ha tolto il telefono e rotto la Playstation, ha costretto il figlio a rivelargli le password di Instagram e Tik Tok e cancellato dalle piattaforme social i video pubblicati, che riteneva «troppo femminili». Il giovane è stato portato da uno psicologo «per farlo tornare normale».

Nelle carte dei pm ci sono anche tanti schiaffi e tirate di capelli, umiliazioni a non finire che hanno reso un inferno la vita del ragazzino. Il giovane non poteva farsi crescere i capelli né tagliarsi la barba, veniva insultato e costretto ad effettuare prove “da vero uomo”, in stile Marines. Il padre lo buttava giù dal letto in piena notte e lo costringeva a correre per la strada per ore: «Devi fare sport, devi fare cose da maschio»

Infine, l’ultimatum: «Entro un mese devi provarmi di essere stato con una ragazza, altrimenti ti butto giù dal balcone». Il 22 gennaio 2024 è stata fissata la prima udienza davanti al gup, che dovrà decidere se mandare a processo la coppia.

(Unioneonline/L)

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