Sciopero dell'8 marzo: si fermano i trasporti e la scuola. Gli auguri di Mattarella alle donne
È un otto marzo di protesta e non di celebrazione quello di oggi nel mondo.
Le donne scendono in piazza contro le violenza di genere, i femminicidi, gli episodi di violenza e le sottomissioni che sono costrette a subire ogni giorno.
In Italia, a fermarsi per 24 ore i trasporti, la scuola, e in generale tutte le lavoratrici.
La mobilitazione è stata ribattezzata "Lotto marzo" ed è stata proclamata da diverse sigle sindacali.
"Se si fermano le donne, il mondo si ferma. Nessuna deve mancare, nessuna deve subire", ha sottolineato in una nota l'Arci, che sostiene le ragioni dell'iniziativa.
E oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un augurio a tutte le donne nel corso di una cerimonia al Quirinale: "La loro voce sia forte nei quartieri e nelle istituzioni", ha detto, richiamando l'emergenza sociale dei femminicidi.
In merito ai quali ha auspicato che "si possa giungere rapidamente" all'approvazione di un'apposita legge: "Per quei bambini e ragazzi, che vedono attraversata e sconvolta la propria vita dalla doppia penosissima condizione di avere la madre uccisa e il padre in prigione, vi è l'urgenza - ha ricordato - di moltiplicare le attenzioni, e le cure, da parte della società e delle Istituzioni".