Oggi è il giorno nero della Sanità pubblica: medici, dirigenti sanitari e veterinari incrociano - per 24 ore - le braccia.

Lo sciopero nazionale è stato proclamato per protestare contro l'insufficienza del finanziamento previsto per il Fondo sanitario nazionale 2018 e per il rinnovo dei contratti di lavoro.

Aderiscono tutte le single sindacali.

Prevista la sospensione di "40mila interventi chirurgici, centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, il blocco di tutta l'attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti", riferisce il maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, l'Anaao Assomed, che spiega: "La sanità chiude un giorno per non chiudere per sempre".

Assicurate ovviamente tutte le attività di urgenza, chirurgiche e di pronto soccorso.

Secondo i sindacati, il sistema è sostenuto dal sacrificio dei soli medici e dirigenti e le Regioni hanno garantito i livelli essenziali di assistenza a spese dei professionisti, che hanno saltato ferie e subito abusi dell'orario di lavoro.

Per quanto riguarda i contratti di lavoro, i medici attendono il rinnovo da 8 anni (si tratta di contratti triennali) e denunciano il largo utilizzo del precariato per supplire alle carenze di organico.

(Redazione Online/s.a.)

LA SITUAZIONE A CAGLIARI:

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