Saman, il pm: «Dal padre e dai familiari mai un gesto di pietà»
L’accusa chiede una sentenza che renda giustizia «all’oltraggio» perpetrato dai parenti della giovane di origine pakistana uccisa nel 2021 a NovellaraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Nessuno dei protagonisti di questo processo, a cominciare dal padre, ha voluto degnare questa ragazza di una espressione di pietà, se non strumentale o capziosa». Lo ha detto il procuratore di Reggio Emilia Gaetano Paci nel corso della requisitoria al processo per l'omicidio di Saman Abbas, la giovane di 18 anni di origine pakistana scomparsa e uccisa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. «Nessuno - ha aggiunto il pm - ha avuto un cedimento a un sentimento di umana pietà verso l'orrore, lo strazio che è stato compiuto a questa ragazza».
Il procuratore ha quindi parlato della necessità di una sentenza «che abbia un senso restitutorio dell'oltraggio alla vita che è stato compiuto con questo barbaro e brutale omicidio».
Alla sbarra per il delitto ci sono Shabbar Abbas, padre di
Saman e altri quattro familiari della ragazza, che sarebbe stata uccisa per la sua ribellione alle imposizioni della famiglia, che stava progettando per lei un matrimonio combinato.
(Unioneonline/l.f.)