"Selfie fatale. Bang". Vauro commenta con una vignetta delle sue la legge sulla legittima difesa approvata ieri alla Camera dei Deputati.

Una legge bandiera del Carroccio, che Salvini porterà a casa nonostante i mal di pancia a 5 Stelle, per cui manca solo l'ok definitivo del Senato.

Il vignettista gioca sull'abitudine del ministro a farsi i selfie. Immagina il leader leghista che scambia la pistola con uno smartphone e, per errore, si spara un colpo in testa.

Apriti cielo. Il ministro dell'Interno non la prende bene e annuncia querela: "E poi è Salvini che semina odio. Querela per il signor Vauro, che dite?", scrive sui suoi profili Facebook e Twitter.

Va all'attacco anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli: "Sono uno strenuo difensore della libertà d'espressione, compresa la satira, ma non quando trascende in offese assurde e gratuite o addirittura in auspici di morte a un uomo. Non sono mai stato un fan di Vauro, non mi sono mai offeso le tante volte in cui mi ha preso di mira e offeso, ma stavolta è troppo, ha passato il limite".

(Unioneonline/L)
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