Sono accusati di lesioni personali gravi e di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco i quattro titolari che la sera del 19 marzo scorso spararono ai ladri sorpresi nella loro azienda agricola ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia.

I quattro, due fratelli imprenditori agricoli di 52 e 49 anni, e i figli del 49enne, due giovani di 25 e 23 anni, avevano già subito furti. Per questo avevano organizzato una vera e proprio ronda armata.

Secondo quanto accertato dalle indagini, condotte da polizia e carabinieri, la notte del 19 marzo scorso i ladri scavalcarono il muro di cinta dell'azienda ma videro subito gli uomini armati: a quel punto sono fuggiti ma i titolari li hanno inseguiti anche all'esterno, speronando il loro fuoristrada per poi aggredirli con violenza ed esplodere numerosi colpi di fucile e di pistola, ferendo a un piede uno dei malviventi.

Il giorno seguente i militari trovarono nelle vicinanze dell'azienda agricola un'automobile e un carro-gru, quest'ultimo rubato a Lucera, utilizzati dai malviventi per compiere il tentato furto. Sui mezzi c'erano i segni degli spari e tracce di sangue. Gli indagati avevano nascosto sia il disturbatore di frequenze utilizzato dai ladri, sia il fuoristrada usato per speronare i malviventi.

Gli arrestati hanno cercato di recuperare e nascondere tutte le cartucce esplose e hanno cancellato i filmati del sistema di videosorveglianza della loro azienda. Ma non è bastato, sono stati messi agli arresti domiciliari.

(Unioneonline/D)
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