Da un po’ di tempo aveva fatto perdere le sue tracce e gli ex alunni, spaventati, sono andati alla ricerca dell’anziano professore che, alla fine degli anni ‘70, li aveva accompagnati sino ai banchi della maturità. 

La storia, riportata dal Corriere del Veneto, racconta del legame straordinario che una classe del liceo scientifico Gobetti di Torino ha instaurato con il docente, Umberto Gastaldi. L’uomo, che nel tempo ha continuato a dispensare distillati di pensiero filosofico a tutti i suoi vecchi alunni, non si faceva sentire da tempo e questo ha fatto preoccupare Nicoletta, che con lui ha mantenuto contatti stretti e frequenti. È stata lei a dare l’allarme agli ex compagni. E in poco tempo è partita la ricerca. Dopo aver chiamato tutti i reparti ospedalieri di Vicenza (la città nella quale l’uomo oggi vive) e aver contattato tutti i possibili conoscenti e vicini di casa è arrivata la bella notizia: Gastaldi è stato ricoverato, ma sta bene.

E così, dopo aver rivissuto l’emozione degli anni del liceo tra le sessioni di telefonate e la tensione delle ricerche, la decisione: quel gruppo non si lascerà mai più e il prof non sarà più solo. Ora si trova all’ospedale San Bortolo, dove è ricoverato dal 6 dicembre scorso. «Non lo lasceremo più. Facciamo i turni per andare a trovarlo. Ci riuniamo quasi tutti i giorni in videochiamata per risolvere i problemi pratici. Ora siamo adulti, possiamo farlo», confessa Nicoletta. Il professore, trasferito poi dall’ospedale a un’altra struttura sanitaria veneta, è in procinto di tornare a casa. Ma i “suoi ragazzi” non hanno paura: «Le spese e i soldi non saranno un problema. Ora che lo abbiamo ritrovato rimarremo al suo fianco».

(Unioneonline/v.f.)

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