Cresce la tensione tra i passeggeri di un volo Ryanair in partenza da Bergamo e diretto a Cagliari, ora fermi all’aeroporto senza sapere se riusciranno a raggiungere l’Isola entro la notte

La partenza dallo scalo era prevista per le 16.30, poi posticipata alle 17.10. Ma l’aereo non è mai decollato. «Ci hanno fatto imbarcare in fretta e furia, poi ci hanno lasciati a bordo, con il velivolo fermo sulla pista al sole», racconta Giancarlo Moi, di rientro in Sardegna con la compagna. «Ma una volta seduti e pronti al via abbiamo capito che qualcosa non andava. Così siamo rimasti lì, l’aria condizionata spenta e la temperatura che con i minuti cresceva sempre più. Siamo arrivati al punto che la gente ha iniziato a sentirsi male, le persone grondavano di sudore», spiega Moi. 

Le prime rassicurazioni hanno placato gli animi: l’aereo non poteva partire perché, dopo il ritardo, la pista era «troppo affollata». Ma alla richiesta di un po’ d’acqua è stato risposto dal personale di bordo che «era disponibile ma solo a pagamento». A un certo punto il caldo era così insopportabile che «una signora e un ragazzo si sono sentiti male tanto che è stata chiamata un’ambulanza per soccorrerli. Ci hanno anche ‘minacciato’, dicendo che se non avessimo mantenuto la calma avrebbero chiamato la Polizia».

Alle 18.45 la comunicazione: l’aereo non può partire, causa problema tecnico. Così, dopo quasi due ore a bordo, i passeggeri sono stati fatti scendere e scortati al gate in attesa di un volo per il rientro. «Attualmente non sappiamo nulla, dovrebbe esserci l’aereo ma – secondo alcune indiscrezioni – manca il personale di volo. Ora non ci resta che attendere novità».

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