Riprendono gli sbarchi: imposta quarantena sulla nave per i 156 della Alan Kurdi
Italia "porto non sicuro" per le Ong, ma per quelli che comunque arrivano il governo impone la quarantenaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Riprendono dalla Libia le partenze di migranti diretti verso la Penisola. Oggi si registra il naufragio di un'imbarcazione con decine di persone a bordo, mentre un gommone con un altro centinaio di migranti è riuscito a raggiungere in autonomia Pozzallo.
Ad altri 156 soccorsi dalla Alan Kurdi il governo ha imposto la quarantena su una nave, ancora da individuare. Ad occuparsi di loro saranno i volontari della Croce Rossa.
Nei giorni scorsi il governo ha chiuso i porti - perché "non sicuri" - alle navi delle Ong. E proprio per garantire la sorveglianza sanitaria ai migranti che sbarcano in Italia, il governo ha affidato alla Protezione civile il compito di "creare strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poterli ricoverare". Oggi il capo della Protezione civile ha fatto sapere nel corso della conferenza stampa di aver firmato un'ordinanza a proposito, imponendo appunto la quarantena alle persone sulla Allan Kurdi.
Sono 101 quelli sbarcati a Pozzallo invece - molti sono minori - e loro sono stati trasferiti nell'ex centro di sperimentazione agricola della Regione Sicilia, tra Comiso e Ragusa, dove passeranno la quarantena.
L'hotspot di Pozzallo al momento è off limits perché ospita un 15enne egiziano in isolamento in quanto positivo al coronavirus.
(Unioneonline/L)