Anche la Sardegna, in qualche modo, sta contribuendo alla ricerca di possibili superstiti tra le 24 persone che ancora si trovano sepolte sotto l'hotel Rigopiano, travolto da una slavina il 18 gennaio scorso.

Un sistema che si chiama Rapid e-LTE emergency solution sviluppatodal Crs4 nel Joint Innovation Center Huawei di Pula è tra le tecnologie utilizzate dai soccorritori per facilitare il recupero delle persone rimaste intrappolate.

Si tratta di una infrastruttura di comunicazione mobile con tempo di montaggio e messa in opera estremamente veloci, da utilizzare in caso di emergenze e disastri come quello che in questi giorni si sta vivendo in Abruzzo.

La tecnologia consente la trasmissione di voce e dati, incluse immagini, che facilitano la condivisione delle informazioni relative al disastro e il coordinamento delle operazioni da parte degli operatori in campo per facilitare l’individuazione dei sopravvissuti sotto le macerie. Il sistema consente di utilizzare alcune radio che permettono di acquisire le immagini dello scenario del disastro e mandarle poi nella sala operativa in streaming video, in modo tale da coordinare anche a distanza le operazioni con la massima precisione.
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