È stato trovato poco dopo le 17 il corpo di un'altra vittima della slavina che si è abbattuta sull'hotel Rigopiano, nel Pescarese. Si tratterebbe di Faye Dame, 22 anni, originario del Senegal, che lavorava come lavapiatti nella struttura.

Il giovane è la sesta vittima della tragedia che ha colpito l'Hotel Rigopiano.

Resta invariato il numero delle persone salvate: 9 oltre alle due persone raggiunte nel primo momento.

Invariato anche il numero delle vittime accertate, che sono 5.

La valanga che si è abbattuta sull'hotel al momento dell'impatto aveva

raggiunto una massa pari circa 120.000 tonnellate ed una velocità di

circa 100 Km/ora.

Si tratta di una massa pari a 4.000 tir a pieno carico.

Si scava ancora all'hotel Rigopiano
Si scava ancora all'hotel Rigopiano
Si scava ancora all'hotel Rigopiano

Ad elaborare i dati provvisori della dimensione e forza di impatto della valanga sono stati i Carabinieri forestali del servizio Meteomont a seguito di specifici sopralluoghi.

Intanto nebbia e nubi percorrono il cielo tra Penne e Farindola nel quarto mattino di ricerca dei dispersi .

Non c'è però ancora la pioggia di ieri, almeno a Penne, dove si trova il centro di coordinamento delle ricerche, allestito nel Palazzetto dello Sport. Dopo l'euforia per l'insperato salvataggio di nove persone, proseguito fino a tarda notte, ieri sono arrivate le prime conferme sull'identità di alcune vittime, mentre si continua a temere per i 23 dispersi sotto la slavina che ha sommerso mercoledì l'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Le condizioni sono difficili, è di grado 4, ovvero forte il pericolo valanghe in Abruzzo, su una scala di pericolosità che al massimo arriva a 5. Lo riporta Meteomont, ovvero il servizio nazionale di previsione neve e valanghe.

Intanto, i contorni della tragedia si fanno un po' piú chiari, e tristi, dopo diversi bollettini dell'ospedale di Pescara.

All'ospedale Santo Spiritoi superstiti sono nove, in buone condizioni. Gli altri due sopravvissuti erano stati recuperati già giovedì, perché erano riusciti a rifugiarsi in macchina: sono Giampiero Parete, ospite dell'albergo Rigopiano con l'intera famiglia, e il 'tuttofare' dell'hotel, Fabio Salzetta. Proprio Parete ha dato sfogo alla sua gioia su Facebook con un breve messaggio: "Grazie di cuore, a tutti, un abbraccio". Nel nosocomio sono ricoverati sua moglie, Adriana, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri.

Con il piccolo, assistiti dai medici, ci sono altri tre bambini: l'altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. Nel pomeriggio, purtroppo, si è saputo che tra le vittime c'era la madre del piccolo Edoardo, Nadia Acconciamessa, ex dipendente dell'Asl e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso.

La scorsa notte, dopo il recupero di tutti i bambini, sono state estratte e portate a Pescara altre quattro persone. Uno di loro è Giampaolo Matrone, 34enne romano, titolare della pasticceria 'La Deliziosa'. L'uomo sarebbe rimasto accanto alla fidanzata sotto le macerie, stringendole la mano, fino a rendersi conto che lei si stava spegnendo. Lui stesso, ricoverato a Pescara, è stato sottoposto ad un'operazione, ma ora sta bene.

Recuperato anche il 25enne Vincenzo Forti, gestore della pizzeria 'Peter Pan' a Giulianova, nel teramano. Estratte infine due donne. Una è Francesca Bronzi, che era alla sua prima vacanza con il compagno, Stefano Feniello, ancora disperso. Viva e all'ospedale è anche Giorgia Galassi, fidanzata di Vincenzo: la loro storia, è il caso di dirlo, sembra concludersi con un lieto fine. Diversi superstiti potrebbero essere dimessi lunedì.Il bilancio ufficiale dei morti è a salito a cinque. Le identità confermate, oltre alla della madre di Edoardo, sono quelle di due dipendenti dell'hotel, il capo-cameriere Alessandro Giancaterino e il cameriere Gabriele D'Angelo. Le altre due identità non sono pubbliche, ma la prefettura avrebbe informato i familiari. Per quanto riguarda i dispersi, infine, la prefettura si è limitata a fornirne il numero: sarebbero 23.
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