"Dopo la richiesta di archiviazione, mio padre ha comprato una pagina a pagamento sul Resto del Carlino - La Nazione per annunciare che lascia tutto".

Così Matteo Renzi, parlando dell'archiviazione delle indagini sul proprio genitore nell'ambito dell'inchiesta Consip, la centrale unitaria della Pubblica Amministrazione.

L'ex segretario del Partito democratico approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro Di Battista, esponente dei Cinque stelle: "Sono molto colpito da questo gesto di mio padre, considerando tutto ciò che gli è stato rovesciato addosso specie dalle altre forze politiche. Ricordo le tonnellate di fango dei Cinque Stelle, a cominciare da quando il padre di Di Battista si dichiarò "fascista" e suo figlio disse: 'Sono orgoglioso di mio padre, non è come il padre di Renzi, non è indagato'".

"Le cose cambiano - aggiunge Renzi - mio padre non è più indagato, il padre di Di Battista invece rimane un fascista".

L'EX SEGRETARIO PD: "IN SICILIA MORTI PER ABUSIVISMO" - L'ex premier ha inoltre parlato delle nove vittime dell'alluvione di Casteldaccia, in provincia di Palermo in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

"Salvini dà la colpa all’ambientalismo da salotto, io all'abusivismo edilizio. Chiedo al Governo di recuperare il progetto Casa Italia di Renzo Piano. È stata la prima cosa cancellata da Lega e 5S: ripensateci. No ai condoni, sì a Casa Italia", ha aggiunto.

(Unioneonline/F)
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