Si riapre, dopo 31 anni, il caso di Pier Paolo Minguzzi, il carabiniere sequestrato nell'aprile 1987 mentre stava tornando a casa e ucciso.

Minguzzi, 21enne di Alfonsine, era studente universitario e carabiniere alla stazione di Mesola (Ferrara).

Sequestrato verso l'una di notte, fu portato in una stalla abbandonata di Vaccolino, nel Ferrarese, ammazzato e gettato nel Po di Volano. Il cadavere riemerse dopo qualche giorno.

Da allora diverse piste sono state battute per capire chi avesse ucciso il 21enne, che probabilmente conosceva i suoi aggressori, visto che nell'auto non sono state trovate tracce di violenza.

Si pensò a una ritorsione dell'attività imprenditoriale della famiglia Minguzzi: per oltre una settimana, ignoti chiamarono i familiari chiedendo un riscatto di 300 milioni di lire. Ma il giovane era stato già ucciso.

Oggi la Procura di Ravenna ha deciso di riaprire il caso e, forse, si procederà alla riesumazione del cadavere.

(Unioneonline/D)
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