"Ragazzini sequestrati a scuola in caso di Covid": attenzione alla fake news
La notizia diffusa sui social e smentita dal Ministero, che valuta invece l'ipotesi dei test rapidiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all'interno dell'istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l'infezione da Covid-19".
Si apre così il post pubblicato sui social dal Ministero dell'Istruzione, e che smentisce dunque categoricamente una notizia che stava prendendo nelle ultime ore sempre più piede sul web.
"Si arriva a sostenere - aggiunge il Ministero - che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all'autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile "al ritorno al proprio domicilio" e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti".
Secondo le ultime informazioni, fra l'altro, il ministero della Salute starebbe studiando insieme alle Regioni e alle Asl se in caso di presenza di un contagiato a scuola sia possibile effettuare test molecolari immediati. Si tratterebbe, in sostanza, di un sistema di esami simile a quello che viene attuato in questi giorni negli aeroporti con chi torna da Paesi considerati a rischio per alto numero di positivi.
Questo potrebbe contribuire a tranquillizzare i genitori, preoccupati per il rientro a scuola dei figli, i dirigenti scolastici e i docenti che possono trovarsi a dover gestire le prime fasi del protocollo nel caso un ragazzo mostrasse sintomi riconducibili al Covid.
(Unioneonline/v.l.)