Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, tratta di persone. Con queste accuse la polizia di Catania ha arrestato, nell'ambito dell'operazione "Route 385", cinque persone.

Gli indagati avrebbero organizzato l'arrivo in Italia di immigrati dalla Nigeria e dalla Libia. È stata una minorenne, portata senza i genitori o altri parenti nel nostro Paese per essere avviata alla prostituzione, a far scattare le indagini. Sfruttata per diversi mesi, ha deciso di denunciare i suoi sfruttatori.

Secondo quanto raccontato, erano due sorelle nigeriane a gestire il giro della tratta di esseri umani. Le ragazze venivano reclutate nel loro Paese di origine e prima della partenza sottoposte a riti voodoo per garantirsi la loro sottomissione.

Arrivate in Italia, veniva seguito l'iter per ottenere il permesse di soggiorno, poi le ragazze venivano portate in Sicilia, nella zona di Catania. Le giovani prostitute aspettavano i loro "clienti" lungo la Statale 385 e le postazioni venivano monitorate da uno degli indagati.

(Unioneonline/s.s.)
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