Scattano nuovi allentamenti delle restrizioni anti-Covid. 

Da domani super Green Pass con durata illimitata, nuovo sistema per le quarantene (dimezzate a cinque giorni per i non vaccinati) e per le Dad, con gli studenti vaccinati che non andranno più in didattica a distanza, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.

A partire da venerdì prossimo poi sparirà l'obbligo delle mascherine all'aperto in zona bianca. Le discoteche dal 10 febbraio potranno riaprire con certificato rafforzato, mascherine (ma non in pista) e capienza al 50 per cento. 

“Si sta aprendo una nuova fase per il Paese", dice il coordinatore del Cts Franco Locatelli. Che però avverte: "Va gestita la riapertura", con una "adeguata progressività".

LO STATO D’EMERGENZA –  Il prossimo 31 marzo scadrà lo stato di emergenza: nel caso in cui non venisse prorogato andranno ridiscussi con le aziende gli accordi sullo smartworking e anche la struttura dell'attuale Commissario, il generale Francesco Figliuolo, diventerebbe “ordinaria” (in alternativa servirebbe un decreto ad hoc, per l'assegnazione di poteri straordinari).

E’ certo intanto che il certificato verde dovrà ancora essere utilizzato per diversi mesi, anche dopo marzo. Per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, bisognerà mantenerlo almeno per tutta l'estate.

OVER 50 – Un'altra tappa sarà quella del 15 febbraio, quando scatterà l'obbligo del Super pass al lavoro per gli ultracinquantenni.

Su questo fronte, la macchina dei controlli si è già messa in moto dallo scorso primo febbraio e nelle prossime settimane potrebbero arrivare le sanzioni da 100 euro dopo verifiche a campione sul milione e mezzo di ultracinquantenni in Italia che non si sono mai vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster entro la scadenza dei sei mesi per il richiamo. La legge prevede che la multa arrivi direttamente a casa con una cartella dell'Agenzia delle entrate.

VACCINI - A fine febbraio è previsto intanto l'arrivo di “Novavax”, il cosiddetto vaccino che, basato su vecchie tecniche, diverse da quelle vettoriali e a base mRna utilizzate finora per i sieri anti-Covid, potrebbe convincere gli “scettici”.

Per chi ha fatto invece il booster, al momento non è prevista la quarta dose, eccetto forse per immunodepressi e anziani: in questo caso il sistema di somministrazione, con numeri decisamente ridotti rispetto all'ultima campagna vaccinale, sarà però più capillare con farmacie, medici di medicina generale e pediatri. Dunque si andrebbe verso la chiusura degli hub e i grandi centri vaccinali. Per i vaccini ai bimbi sotto i cinque anni invece si attende la valutazione di Ema e Aifa, con un possibile ok nei prossimi mesi. 

(Unioneonline/D)

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