Bolzano, Trento e Belluno sul podio della qualità della vita 2018.

Le città ai piedi delle Dolomiti si riconfermano anche per quest'anno, nell'indagine proposta dalla testata ItaliaOggi e giunta alla 22esima edizione, ai primi tre posti della classifica dei luoghi dove si vive meglio nel Bel Paese.

Nel complesso, sono 59 su 110 le province nelle quali quest'anno la qualità della vita è risultata buona o accettabile, e fra queste anche l'Ogliastra (46esima posizione) e Olbia-Tempio (50esima posizione).

Giudicata invece come "scarsa" l'area comprendente i territori di Sassari, Oristano e Cagliari e insufficiente quella relativa alla provincia del Sud Sardegna.

Sono nove le "griglie" dell'analisi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.

Fra le criticità evidenziate per l'Isola, spicca il tema "Affari e Lavoro", che vede tutte le cittadine sarde posizionate nella seconda metà della classifica con il Medio Campidano addirittura in 101esima posizione. Piazzamento negativo anche in tema di "Disagio sociale", con il Medio Campidano in ultima posizione assoluta. Qualche difficoltà anche nell'ambito del "Sistema salute", con il Medio Campidano in terz'ultima posizione ed uniche eccezioni positive per Cagliari, in nona posizione assoluta, e Carbonia-Iglesias, in 17esima posizione.

Ottimo posizionamento per la Sardegna in tema ambientale, con la classifica che promuove a pieni voti ben 5 delle otto province e con il Medio Campidano in seconda posizione assoluta, seguito dall'Ogliastra (quinta posizione assoluta), Oristano (settima posizione), Nuoro (nona posizione), Sassari (17esima posizione), Carbonia-Iglesias (22esima posizione).

Buon risultati anche per il "Tempo libero", dove il gruppo di eccellenza di 22 province italiane comprende anche Sassari (quinta posizione assoluta) e Olbia-Tempio (19esima posizione).

In generale, a livello nazionale lo studio evidenzia l'attenuazione dei fenomeni di polarizzazione territoriale più direttamente correlati al benessere economico, e dunque scompare la contrapposizione fra Centronord genericamente più "avanzato" e Mezzogiorno arretrato, così come quella fra contesti metropolitani e aree tradizionalmente considerate “rurali” e oggi attraversate invece da un maggiore dinamismo in molti ambiti.

Accanto alla conferma della solidità delle posizioni di vertice ormai raggiunta dalle città del Nord-Est un brusco scivolone, invece, per la Capitale che scende dal 67esimo posto dello scorso anno all'85esimo.

Secondo i dati emersi, la città ideale ha mediamente 100 mila abitanti: nelle prime 40 posizioni, infatti, solo Verona e Padova hanno poco più di 200 mila abitanti, mentre Brescia, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Trento, Forli, Vicenza, Bolzano e Piacenza ne hanno più di 100 mila, tutte le altre 28 città hanno un numero di abitanti inferiore.

(Unioneonline/v.l.)
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