Progetti per la tutela e l’informazione dei consumatori: il Mimit stanzia 6 milioni
Prevista la realizzazione di progetti sull’intelligenza artificiale, sul credito al consumo e la prevenzione del sovraindebitamentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sei milioni di euro. Tanti ha stanziato il Ministero per le Imprese e il Made in Italy in favore delle associazioni dei consumatori per sostenere la realizzazione di iniziative di assistenza, informazione, educazione, formazione dei consumatori e utenti.
Il Mimit ha definito le modalità e i criteri per la presentazione delle domande di contributo, da presentare entro il 16 giugno
Le risorse a disposizione per le iniziative da realizzare nel 2025-26 sono, appunto, pari a 6 milioni di euro: cinque destinati ad iniziative proposte dalle associazioni in forma singola ed uno destinato a due iniziative proposte in forma aggregata, di cui una incentrata sul tema dell’intelligenza artificiale e l’altra sul tema del credito al consumo e la prevenzione del sovraindebitamento.
A titolo esemplificativo, fanno sapere dal Ministero, sono ammesse ai contributi le seguenti tipologie di spesa:
- spese per personale dipendente del soggetto beneficiario e delle associazioni appartenenti all’aggregazione per quanto riguarda i progetti in forma aggregata a tempo determinato o indeterminato (incluso apprendistato professionalizzante) impiegato per la realizzazione dell’attività proposta;
- spese per consulenze professionali qualificate, unicamente per l’approfondimento e lo sviluppo di tematiche inerenti le attività di cui alle iniziative ammesse;
- rimborsi spese per i volontari del soggetto beneficiario o delle associazioni partecipanti;
- spese per macchinari, attrezzature, servizi: acquisto di macchinari ed attrezzature strettamente necessari alla realizzazione delle attività finanziate, compreso l’eventuale noleggio, anche mediante locazione finanziaria (leasing) ad uso esclusivo del soggetto beneficiario o delle associazioni appartenenti all’aggregazione, per l’adeguamento dei siti internet esistenti, acquisto di servizi di comunicazione, divulgazione, produzione materiale informativo prevalentemente in formato digitale di cui sia dimostrata la qualità e l’effettivo raggiungimento dei consumatori, con esclusione delle spese per pubblicità e delle spese per attività conviviali anche se collegate ad eventi;
- spese generali: spese di progettazione, segreteria, coordinamento e rendicontazione, consulenze del lavoro anche commissionate a soggetti esterni, spese per il rilascio di garanzie, spese di cancelleria o abbonamento/noleggio attrezzature non destinate ad una specifica attività, costi per l’assicurazione obbligatoria per i volontari, uso di telefoni, fax, affitto locali, etc., nonché le altre spese sostenute per la realizzazione delle attività ma non rendicontabili alle voci di cui alle lett. a),b),c),d), determinate in maniera forfettaria nella misura del 20% dei costi delle spese ammissibili documentate.
Enrico Fresu