Beppe Grillo, ospite da Fabio Fazio dopo nove anni di assenza in tv, attacca Giulia Bongiorno, avvocata della giovane che accusa il figlio Ciro e tre amici di violenza sessuale di gruppo. 

«È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali - ha detto il fondatore del M5s - dove c'è una causa a porte chiuse... È inopportuno. Così si mischia tutto».

Pochi giorni fa, al termine dell’udienza al processo che si sta svolgendo a porte chiuse a Tempio sui fatti che sarebbero avvenuti nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 in una villa della Costa Smeralda, la legale della giovane norvegese ha attaccato i colleghi che difendono gli imputati: «È un’udienza in cui naturalmente, facendo il loro lavoro, gli avvocati di controparte stanno facendo una serie di domande di caccia all’errore. Come spesso capita in questi processi, è come se la persona offesa dal reato fosse sul banco degli imputati. Quindi ci sono domande su come fosse vestita, su precedenti frequentazioni, sulla scuola cattolica, dirette a tratteggiare una personalità che la mia assistita ha sempre respinto».

Grillo ha scelto il salotto di Che Tempo che fa sul Nove per siglare il suo ritorno in tv. L'ultima volta che il garante del Movimento Cinque Stelle si era seduto in un salotto televisivo risale al 2014 con Bruno Vespa (all'epoca non tornava in Rai da 21 anni): «Sono qui per capire se sono il peggiore - dice rivolto alla platea - se ho peggiorato questo Paese, non è una battuta. Dopo l'ultima intervista con Vespa abbiamo perso elezioni, tutti quelli che ho mandato a fanculo sono al governo quindi sono il peggiore». «Ho fondato il Movimento» confessa «ma mi ero iscritto al Pd, ad Arzachena».

«La politica la facciamo tutti, io la facevo quando facevo la spesa, parlavo dell'acqua pubblica o della macchina ad idrogeno» poi «mi hanno chiesto: e ora? Cosa facciamo? Ora che ce lo hai detto? Ok - ho risposto - le prendiamo e le portiamo dentro le istituzioni».

Su Di Maio «era il politico più preparato, ma non pensavamo si facesse prendere dal potere. L'abbiamo scelto io e lui, Conte. Io guardavo i programmi, le idee, se è di destra o sinistra non importa, se un'idea è buona. Ma poi ci ha pugnalato...». Toni diversi per Giuseppe Conte: «Prima parlava come un professore, ora è migliorato, ci mette un po' di cuore».

(Unioneonline/D)

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