Pomezia, a fuoco plastica e rifiuti speciali: "Non aprite le finestre". La procura indaga per incendio colposo
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La procura ha aperto un'indagine per incendio colposo per il rogo che si sta verificando da ore a Pomezia, in provincia di Roma.
Per cause ancora da accertare, è andata a fuoco la "Eco X", l'azienda sulla Pontina Vecchia che si occupa di stoccaggio rifiuti e lavorazione della plastica.
IL VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO -
(5mag-13:00) #Pomezia(RM), in corso dalle 8:30 incendio ditta stoccaggio rifiuti. Invito alla popolazione a non aprire finestre abitazioni pic.twitter.com/3wvvphYE1Z
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 5 maggio 2017
I vigili del fuoco sono al lavoro da ore per cercare di domare le fiamme e il fumo mentre il sindaco Fabio Fucci ha firmato un'ordinanza di evacuazione dei residenti e di chiusura delle scuole per un raggio di 2 chilometri.
I cittadini sono stati anche invitati a chiudere le finestre, limitare gli spostamenti e lavare accuratamente ortaggi e frutta di produzione propria.
"Non si sono registrati casi correlati a intossicazione", tranquillizza la Regione Lazio in una nota. Anche il sindaco Virginia Raggi comunica che "non ci sono situazioni di criticità sulla città di Roma".
I DANNI AMBIENTALI - Il materiale che sta bruciando nel deposito di Pomezia "ci risulta essere composto per il 90% da imballaggi, quindi carta, legno e plastica. Non sappiamo però se questi materiali fossero già trattati o allo stato grezzo". Sono le parole del direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo.
Per capire la quantità di inquinanti, come diossina e Pm10, ci vorrà tempo, quello necessario per portare a termine e analizzare i campionamenti.
Intanto, l'incendio "si sta via via riducendo ed è sotto controllo anche se questo materiale continua a fumare per ore, anche una volta spento".