Ha posto fine a mesi da incubo, fatti di vessazioni psicologiche e vere e proprie violenze, grazie a un gesto convenzionale con le dita per chiederte aiuto agli agenti di Polizia.

Succede a Mantova, dove una donna era stata segregata in casa dal marito e dai suoceri, che le avevano requisito i documenti e le avevano sottratto le chiavi.

Gli agenti, intervenuti per sedare una lite familiare su segnalazione dei vicini, si sono trovati davanti un caso di Codice rosso.

Giunti nell’abitazione, dove vive una famiglia di nordafricani, ad aprire ai poliziotti è stato un uomo di mezza età: “La lite è finita, tutto ok, nessuno si è fatto male”, ha detto. Ma gli agenti hanno visto la donna, poggiata alla parete e a capo chino, scossa e in lacrime. Aveva anche un ematoma sulla guancia sinistra, e ogni volta che i poliziotti le chiedevano se andasse tutto bene il marito la zittiva. Fino a quando la vittima, approfittando di un attimo di distrazione dei parenti, con un gesto delle dita è riuscita a comunicare la sua richiesta d’aiuto. L’esperienza dei poliziotti, che hanno capito subito, ha fatto il resto.

Con la scusa di controllare il passaporto e il permesso di soggiorno gli agenti l'hanno portata in questura, tra le proteste dei parenti. E una volta al sicuro, la donna ha raccontato la sua storia di violenze subìte fin da quando era arrivata a Mantova, tre mesi fa subito dopo il matrimonio, ed era andata ad abitare con i suoceri.

Una vita d’inferno. Niente cellulare, impossibile frequentare le amiche e divieto assoluto di uscire di casa, il suocero non le aveva mai dato le chiavi e le aveva requisito i documenti. Se lei provava a ribellarsi, botte. Se il marito era ubriaco, spesso e volentieri, botte.

Poco prima dell’intervento degli agenti l’uomo l’aveva presa a schiaffi e pugni e aveva anche tentato di soffocarla solo perché lei voleva telefonare a un’amica. La vittima al termine del racconto ha sporto denuncia e il questore Paolo Sartori ha revocato i permessi di soggiorno ai tre aguzzini, che sono stati espulsi.

(Unioneonline/L)

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