Perquisizioni della Guardia di finanza alla sede milanese del "Sole 24 ore", il più importante quotidiano economico italiano.

Sarebbero 10 le persone indagate per il giallo delle oltre 100mila copie digitali dichiarate nel marzo 2016 dalla casa editrice del giornale, poi sospettate di essere "fantasma". L'ipotesi degli inquirenti è che i dati di diffusione siano stati gonfiati negli ultimi anni per falsare il mercato pubblicitario.

Le indagini, affidate al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e al sostituto Gaetano Ruta, portano avanti due filoni d'inchiesta: nel primo si ipotizza il reato di "false comunicazioni sociali", per l'impatto che avrebbero avuto sui bilanci le copie digitali ritenute fittizie.

Nel secondo l'ipotesi di reato è di "appropriazione indebita", e si indaga sul rapporto tra il Sole e la società inglese "Di Source Limited", incaricata di raccogliere e attivare gli abbonamenti digitali.

Tra gli indagati ci sarebbero l'ex presidente del gruppo editoriale Benito Benedini, l'ex amministratore delegato Antonella Treu, il direttore Roberto Napoletano e Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica ed ex direttore dell'Area digitale del gruppo.

Confindustria in una nota esprime "piena fiducia nella magistratura" e ribadisce la necessità di fare "ampia chiarezza" su quanto avvenuto in passato al Sole 24 Ore. "Il cda del gruppo editoriale - precisa il comunicato - valuterà nella sua autonomia le azioni da prendere a tutela propria e degli azionisti".

Mentre l'assemblea dei redattori ha proclamato uno sciopero a oltranza fino a quando il direttore non si dimetterà e quelli di Radio24 hanno consegnato al Cdr un pacchetto di 5 giorni di astensione.
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