Per un pedofilo la detenzione in carcere non ha prodotto alcun effetto positivo "sul piano rieducativo".

Con queste motivazioni i giudici della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano hanno disposto una "ingiunzione terapeutica" per un uomo accusato di pedofilia.

L'imputato era finito in manette la prima volta nel 2004 per violenza ai danni di una bambina.

Dopo aver scontato la condanna, tornato libero, era stato nuovamente arrestato dalle forze dell'ordine per aver abusato di altre due bimbe.

Un comportamento che, secondo il tribunale, è legato a "un disturbo della sessualità non controllabile" dall'uomo, ora rinchiuso nel carcere di Pavia.

Per questo per il detenuto, che è anche affetto da un "ritardo mentale", è stato prescritto un percorso di cura che ha lo scopo di limitare le sue "pulsioni sessuali"

Con il consenso manifestato dall'uomo, il tribunale gli ha ordinato di contattare "immediatamente" il Centro italiano per la promozione della mediazione per un programma "clinico-terapeutico".

(Unioneonline/F)
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