Paralizzato dall'età di 19 anni: Loris e la scelta di morire in Svizzera
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"Sono Loris, vi chiedo la possibilità di accompagnarmi in questo percorso e vi racconto la mia storia". Inizia così il drammatico memoriale di Loris Bertocco, 59 anni di Venezia, invalido dopo un incidente stradale. Nel diario l'uomo spiega le ragioni della sua decisione di andare a morire all'estero, in Svizzera.
È il quarto veneto che ha deciso per l'eutanasia.
"Sono nato a Dolo il 17 giugno del 1958 e nel 1977 frequentavo l'Istituto Tecnico. Il 30 marzo 1977 ho fatto un incidente stradale che avrebbe potuto portare delle conseguenze di poco conto -, scrive il 59enne morto ieri in una clinica svizzera -. Un'automobile mi ha investito mentre ero in ciclomotore. In realtà l'incidente ha avuto delle conseguenze molto gravi e nell'impatto c'è stata una frattura delle vertebre C5 C6 e sono rimasto completamente paralizzato".
Poi il racconto, straziante, della sua lenta riabilitazione e della nuova caduta, con frattura dell'omero, che lo hanno definitivamente costretto a stare a letto. Infine la perdita della vista e la decisione di porre fine alla sua vita.
Il suo lungo testamento si conclude con un ultimo appello perché l'Italia permetta una giusta morte: "La mia richiesta - sottolinea Bertocco - è che si approvi al più presto una buona legge sull'accompagnamento alla morte volontaria (ad esempio, come accade in Svizzera), perché fino all'ultimo la vita va rispettata e garantita nella sua dignità".
(Redazione Online/s.a.)