Si era illuso che quel ragazzo conosciuto in un sito d'incontri potesse essere un uomo importante nella sua vita.

E invece no. Invece, la nuova fiamma gli è entrata in casa, pistola alla mano, per rapinarlo.

La vittima è un ex candidato palermitano alle elezioni regionali per la lista i Cento Passi e portavoce del Palermo Pride, Luigi Carollo.

Attivista della comunità Lgbt, da sempre in prima linea sul fronte della difesa dei diritti dei gay, ha raccontato in un lungo post su Facebook la sua disavventura, per sottolineare come abbia notato un "cambiamento culturale" nell'approccio delle forze dell'ordine a un caso delicato come il suo.

"Ho, ovviamente, scelto di non nascondere le ragioni per le quali conoscevo il rapinatore - scrive - e di non nascondere nemmeno il contenuto dei nostri incontri e della nostra conversazione via WhatsApp dato che le utenze telefoniche e le foto sarebbero state necessarie per individuarlo".

Ma nonostante i particolari raccontati agli agenti, spiega il portavoce di Sinistra Comune, "durante la deposizione sono stato trattato con grandissima gentilezza, senza alcuna inopportuna morbosità e senza alcun pregiudizio (né giudizio, per dirla tutta). Tutte le persone che si sono occupate della mia denuncia (tutti uomini, voglio precisarlo) hanno cercato in ogni modo di mettermi a totale agio con cortesia e persino con battute mai inopportune né fuori luogo; scusandosi con grande garbo ogni volta che mi venivano chiesti particolari intimi".

(Unioneonline/DC)

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