Si è cosparso di benzina sotto casa del neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, Mimmo M., uno degli operai della Fca di Pomigliano d'Arco – Napoli – per cui la Cassazione ha confermato il licenziamento.

L'uomo, in compagnia di un collega anche lui licenziato, si è rovesciato il liquido infiammabile addosso, dopo essersi incatenato per protesta.

Prontamente bloccato dalle forze dell'ordine, è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale.

L'ex operaio, con quel gesto, intendeva chiedere al capo politico del Movimento 5 Stelle di intervenire dopo che la Cassazione ha detto sì al licenziamento dei 5 operai Fiat che nel 2004 inscenarono il suicidio dell’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne.

Luigi Di Maio, in serata, ha fatto sapere che andrà in ospedale a trovarlo.

Lungo e ricco di colpi di scena l'iter giudiziario della vicenda: il tribunale di Napoli aveva confermato la "sanzione" comminata dall'azienda nei confronti dei 5, in seguito la Corte d'Appello ne aveva ordinato il reintegro e infine la Suprema Corte – accogliendo il ricorso di Fca – ha detto sì ai licenziamento.

(Unioneonline/DC)
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