Omicidio dei Murazzi, il giorno del delitto il killer doveva essere in cella VIDEO
Il 27enne marocchino accusato dell'uccisione di Stefano Leo era stato condannato in via definitiva nel 2018. PolemicheSaid Mechaquat non doveva essere a piede libero il giorno dell'omicidio di Stefano Leo ai Murazzi del Po di Torino.
Il 3 febbraio scorso sarebbe dovuto essere in carcere per una condanna a un anno e sei mesi risalente al 2015 (diventata definitiva nel 2018) per i maltrattamenti alla ex compagna. Un corto circuito giudiziario dovuto probabilmente alla mancanza di personale in Corte d'Appello che però è stato fatale: i pm non hanno mai trasmesso l'ordine di carcerazione.
Quel giorno il 27enne marocchino ha accoltellato alla gola Leo per poi confessare, fra le ipotesi anche quella dello scambio di persona.
I magistrati stanno cercando di capire perché la procedura abbia avuto questa falla, anche perché aveva diversi precedenti per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Intanto, il ministero della Giustizia ha avviato un'indagine, inviando i propri ispettori nel capoluogo piemontese.
(Unioneonline/M)