Il 25enne di origine sarda finito a processo per aver picchiato la ex fidanzata, e averla costretta a denudarsi per umiliarla, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere a Brescia.

Le imputazioni originarie erano quelle di sequestro, lesioni aggravate e violenza privata ma per il giudice non si è trattato di sequestro.

La vicenda si è svolta nel Bresciano. Il giovane, nel marzo dell’anno scorso, secondo l’accusa aveva pestato la ex, poi l’aveva caricata a forza su un furgone – con scene riprese dalle telecamere – per condurla in un bosco dove l’aveva obbligata a togliersi i vestiti e a camminare nuda per farle confessare i suoi presunti tradimenti.

La violenza era stata interrotta da una telefonata da parte della madre della vittima che, con una scusa, aveva fatto tornare a casa il 25enne.

(Unioneonline/s.s.)

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