Davide Fabbri, il barista di Budrio, Valerio Verri, la guardia ecologica di Legambiente. E ora anche Salvatore Chianese, guardia giurata uccisa con un colpo di fucile al volto il 30 dicembre 2015 a Fosso Ghiaia, vicino Ravenna.

Norbert Feher, il killer a cui stanno dando la caccia centinaia di agenti nel Bolognese e nel Ferrarese, è accusato formalmente di un terzo omicidio.

Le indagini su quell'assassinio, che pareva irrisolto, sono arrivate a un punto di svolta. Tante le analogie con il modus operandi dello spietato killer che sta terrorizzando l'Emilia Romagna.

Come successo nella rapina ai danni di una guardia giurata a Consandolo, obiettivo di Feher era la pistola dell'agente. Poi c'è il luogo dell'omicidio, che è quello battuto in lungo e in largo dall'uomo dalle mille identità. C'è anche il colpo d'avvertimento, visto già su altre scene del crimine che hanno come protagonista il serbo: nel caso di Chianese ha colpito il lunotto posteriore dell'automobile. E, per finire, un bossolo di fabbricazione dell'est Europa trovato sul luogo del delitto.

Intanto ieri, nel corso della trasmissione "Quarto Grado", ha parlato Nikoletta Bergel, sorella di Norbert Feher.

La donna vive a Subotica, città serba dove l'uomo è nato, e ha parlato di una persona che non sembra affatto quello spietato assassino a cui tutti stanno dando la caccia.

"Siamo molto sopresi, perché prima di adesso non avevamo mai sentito nulla di male su di lui. Mio fratello non è così, non ha commesso tutti quei crimini, la nostra famiglia è con lui", ha detto.

Nikoletta Bergel ha detto di averlo sentito l'ultima volta l'anno scorso, per una breve conversazione, di non sapere nulla di una presunta rapina con stupro per cui Feher sarebbe ricercato in Serbia.

E ha negato che il fratello sia un ex militare. "Per quello che so, non era un soldato, se n'é andato dalla Serbia prima di fare il servizio militare".

L'OMICIDIO DI BUDRIO E LE PRIME INDAGINI - VIDEO:

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