Clienti che ballano, assembrati e senza mascherina, con musica ad alto volume, tavoli apparecchiati e champagne.

Una festa con decine di persone, organizzata da un locale di Padenghe sul Garda, in provincia di Brescia, con tanto di invito ai partecipanti a "non divulgare foto e video sui social, vista l'attuale situazione".

Un appello però non rispettato, tanto che proprio le immagini conivise sui social da chi c'era hanno innescato aspre polemiche e indignazione tra gli utenti che hanno invece scelto di rispettare le indicazioni delle autorità sanitarie, nonché le restrizioni del Governo per l'emergenza Covid, organizzando un San Silvestro in tono minore, in casa, tra pochi amici e familiari.

Nel pieno della bufera, Ivan Favalli, direttore del locale, si è giustificato così: "Abbiamo organizzato un pranzo che si è protratto a lungo per i nostri ospiti fino a sera e qualcuno, a causa di qualche bicchiere di troppo, ha esagerato".

"Tornassi indietro - aggiunge - non lo organizzerei più, perché viste le polemiche non ne è valsa la pena anche se stiamo facendo i salti mortali per portare avanti l'attività. C'erano un centinaio di clienti, per lo più giovani, e abbiamo fatto questo pranzo lungo per evitare la cena in camera che non avremmo potuto gestire".

"Capisco - conclude Favalli - la rabbia delle persone che hanno visto i video e che hanno trascorso la giornata a casa in zona rossa. Abbiamo provato ad intervenire in situazioni particolari, ma non è nemmeno facile imporsi con clienti che pagano tanto".

(Unioneonline/l.f.)
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