Noemi, l'accusato: "Non sono stato io". Il cardinale Sepe visita la bimba: "È un miracolo"
"Proverò a portarla dal Papa", ha detto l'arcivescovo dopo aver incontrato la piccolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Non sono stato io".
Armando Del Re - il 28enne arrestato in un autogrill della Siena-Bettolle perché accusato di avere compiuto l'agguato in piazza Nazionale a Napoli del 3 maggio, nel quale è rimasta ferita la piccola Noemi - si è difeso nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siena.
Nel carcere di Santo Spirito, il giovane - assistito dal suo difensore Claudio D'Avino - ha dichiarato di non essere l'autore della sparatoria e ha i suoi movimenti poco prima del raid.
Il Gip deciderà se convalidare o meno il fermo dopodomani.
Intanto migliorano le condizioni della bimba di 4 anni.
"La bambina, attualmente ancora sedata, interagisce coi sanitari e i familiari. Attualmente la respirazione è spontanea con supporto di ossigeno ad alti flussi", hanno fatto sapere i medici dell'ospedale Santobono del capoluogo campano nel bollettino di questa mattina.
Per lei la prognosi rimane riservata.
A fare visita alla piccola oggi è stato il cardinale Crescenzio Sepe.
"Proverò a portare Noemi dal Papa, il suo è un miracolo", ha detto al termine del breve incontro.
"Le ho portato un peluche, ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il 'Padre Nostro' tutti assieme e lei ha mosso le labbra", ha aggiunto l'arcivescovo.
"Mentre gioiamo per la ripresa, benché faticosa, della piccola Noemi, diventata una di noi e di tutta Napoli, e gioiamo per l'impegno delle forze dell'ordine che hanno arrestato il killer di piazza Nazionale, vogliamo gridare con forza ai protagonisti del male e nemici della vita: pentitevi. Non avete futuro. Verrà per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c'è posto per voi", ha concluso Sepe, rivolgendosi ai responsabili della sparatoria.
(Unioneonline/F)