Neonato rapito e portato negli Usa, la madre scrive a Tajani: «È stato il mio ex, aiutatemi»
Il piccolo, con doppia cittadinanza, sarebbe stato sottratto dal genitore lo scorso 30 agosto e tenuto in una località segretaNon si da pace Claudia Ciampa, la donna a cui l’ex compagno avrebbe sottratto il figlio di appena sette mesi, portandolo dalla Campania agli Stati Uniti. Nel tentativo di trovare al più presto una soluzione, la madre ha scritto una lettera al ministro degli Esteri Antonio Tajani, sperando nell’intervento e nella collaborazione della Farnesina con gli Usa: «Sono disperata ed e ho bisogno del Suo aiuto – si legge nella missiva – e del supporto di tutto il Governo per poter riabbracciare il mio piccolo Ethan».
Come sostiene la donna, il neonato le sarebbe portato via con l’inganno dall’ex fidanzato e papà del piccolo. L’uomo, statunitense, avrebbe agito lo scorso 30 agosto durante una vacanza in Puglia.«Si tratta di una situazione drammatica di non semplice risoluzione che ha bisogno anche di interventi in sedi diplomatiche internazionali», si legge in un altro stralcio della missiva in cui la mamma sottolinea che da 40 giorni il piccolo, nato a Cincinnati ma residente a Piano di Sorrento (Napoli), quindi con la doppia cittadinanza italoamericana, «è tenuto in una località segreta, probabilmente statunitense», lontano da lei che ancora lo allattava».
« Al massimo - ricorda Claudia Ciampa - il padre effettua una videochiamata al giorno per far vedere per pochi istanti il bambino alla madre, senza tradire in alcun modo la propria posizione». Nei confronti dell'uomo c'è una denuncia per sottrazione internazionale di minore, presentata nella mattinata del 30 agosto. La vicenda legale è seguita costantemente dall'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che ha attivato immediatamente tutte le procedure previste dalla Convenzione internazionale de L'Aja del 1980 nell'ambito della cooperazione tra Stati.
Il legale, con una serie di interventi in televisione, ha più volte provato a far ragionare il padre del bambino, chiedendo alla Farnesina un intervento celere per risolvere una vicenda drammatica che ora si gioca anche sul piano diplomatico tra due Stati.
(Unioneonline/v.f.)