A Reggio Calabria nell'ambito dell'Operazione "Happy Dog" sono state coinvolte, a vario titolo, 11 persone con l'accusa di tentata estorsione, illecita concorrenza con minaccia e violenza, intestazione di beni fittizi, truffa aggravata e agevolazione di trattative con la 'Ndrangheta.

L'indagine iniziata nel 2014, e portata avanti dagli investigatori locali, ha visto coinvolti due imprenditori di Taurianova ritenuti vicini alla cosca Viola-Zagari-Fazzalari.

Questi ultimi minacciavano assieme ad altri collaboratori i titolari di un canile nel centro pianigiano.

Arresti domiciliari per il direttore del servizio veterinario dell'A.S.P. cittadino, per il dirigente del servizio veterinario di Locri, per una rappresentante locale di un'associazione animalista, per il nipote del boss di Platì e il titolare di un canile a Melissa.

Disposto invece l'obbligo di dimora e firma nei confronti di diversi rappresentanti e commercianti di prodotti per animali.

Nel corso dell'operazione, sono state sequestrate parecchie imprese con sede a Taurianova, operanti nel settore della custodia e assistenza di cani randagi.

I malavitosi in sostanza minacciavano i gestori del canile di Rocca di Reto per costringerlo a rinunciare al servizio di custodia e assistenza di cani randagi a favore dei due fratelli imprenditori taurianovesi la cui società era vicina alla cosca Fazzalari-Zagari, Viola.

(Unioneonline/M)

'NDRANGHETA, MAXI OPERAZIONE IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE:

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