Mai più: è l'appello che arriva dal Papa all'Angelus di fronte alle settanta vittime di Cutro. Francesco chiede di fermare gli scafisti e di impedire che «i viaggi della speranza si trasformino in viaggi di morte». Inoltre il Santo Padre esorta a «imparare a capire e piangere» e lo fa con un lungo e commosso silenzio nella preghiera a Piazza San Pietro.

Al pontefice ha risposto la premier Giorgia, che ha assicurato che il governo accoglierà l’appello sul contrasto agli scafisti: «Impiegheremo tutte le forze necessarie», ha affermato.

E plaude alle parole del Papa anche il leader della Lega Matteo Salvini, ma dall'opposizione Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana commenta: «C'è davvero un limite: quando si nascondono le proprie azioni disumane dietro alle parole del Papa si fa un'operazione vergognosa».

Dal Pd Giuseppe Provenzano torna invece a chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

E nel dibattito entra anche l'Associazione nazionale magistrati che ribadisce che soccorrere e salvare per lo Stato «è un obbligo».

Intanto a Cutro si è consumata un'altra giornata di commozione con la partecipatissima Via Crucis sulla spiaggia, tutti a pregare dietro la croce fatta con pezzi di legno dello scafo dell'imbarcazione sulla quale hanno trovato la morte di tanti migranti.

(Unioneonline/l.f.)

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