Per Natale l’Italia si spacca ancora una volta in due con caldo e temperature anomale anche di dieci gradi sopra la media al centrosud e in montagna.

Nel Cagliaritano sole e massime da record, tra i 23 e i 25 gradi, per il giorno della Vigilia e di Natale. Così come in Sicilia e in tutto il sud e centrosud. Al Nord le temperature si manterranno con massime intorno ai 12 gradi, con cieli grigi e pioggerellina sulla Pianura Padana, il versante tirrenico e sul settore ligure. Anche in montagna la situazione è anomala: su Alpi e Appennini lo zero termico sarà attorno ai 3000 metri, valori quasi estivi, e localmente si potranno registrare anche punte di +12°C rispetto alle medie del periodo.

Il trend è in linea con il quadro registrato fino ad ora per il mese di dicembre 2022 che potrebbe diventare il mese più caldo mai registrato dal 1800.

L'anticiclone africano, infatti, «si rafforzerà sempre più e potrebbe durare almeno fino al 27 dicembre», spiega Tommaso Torrigiani, ricercatore del consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). «Anche se non si raggiungeranno record assoluti - sottolinea Torrigiani - a rendere eccezionale la situazione è la persistenza dell'anticiclone che alza notevolmente la media delle temperature soprattutto al centrosud». 

«Un caldo anomalo - conclude la Coldiretti - che rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature e la perdita dei raccolti. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno già superato quest'anno i 6 miliardi di euro».

(Unioneonline/D)

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