Fiori, sospiri, lacrime, grande commozione: sono centinaia le persone che, in modo ordinato e silenzioso, si sono recate a partire dal pomeriggio di ieri alla camera ardente allestita al teatro Santa Chiara di Brescia per dare l'ultimo saluto a Nadia Toffa, la conduttrice de "Le Iene" morta a soli 40 anni per un male incurabile.

C'è chi arriva da Trento, "perché ho visto in Nadia la stessa sofferenza di mia madre morta di tumore", chi per renderle omaggio è partito da Como, perché "era una combattente e non doveva morire a 40 anni". In molti arrivano dalla Vallecamonica, terra di origine dei genitori di Nadia Toffa.

L'arrivo del feretro (Ansa)
L'arrivo del feretro (Ansa)
L'arrivo del feretro (Ansa)

"Il suo sorriso era contagioso", ripetono in tanti.

La salma è arrivata ieri, nel primo pomeriggio, accompagnata dalla mamma della giornalista, con un centinaio di persone al seguito della bara bianca.

"Brilla in alto dolce guerriera", ha lasciato scritto un uomo sul registro delle firme mentre le due figlie hanno aggiunto: "Sei una grande, Tvb".

Molto commosso Davide Parenti, l'autore e ideatore delle Iene. "Vi prego è un momento difficile", si è limitato a dire.

Una lunga processione verso la camera ardente (Ansa)
Una lunga processione verso la camera ardente (Ansa)
Una lunga processione verso la camera ardente (Ansa)

La camera ardente resterà aperta sino a domani, nell'attesa dei funerali in programma il 16 agosto e che saranno celebrati da don Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alla "Terra dei Fuochi".

(Unioneonline/v.l.)
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