Franco Frattini, attuale presidente del Consiglio di Stato, è morto ieri sera all'età di 65 anni. Parlamentare di lungo corso (dal 1996 al 2004 e dal 2008 al 2013), esponente storico di Forza Italia, due volte ministro degli Esteri dei governi Berlusconi (dal 2002 al 2004 e dal 2008 al 2011).

Nato a Roma nel 1957, si è laureato in giurisprudenza e nel 1981 è diventato procuratore dello Stato. Negli anni dal 2004 al 2008 è stato anche vicepresidente della Commissione Ue e Commissario per la Giustizia, Sicurezza e Libertà.

L'ultimo incarico, alla presidenza del consiglio di Stato, gli è stato affidato lo scorso 14 gennaio.

In quei giorni il suo nome era entrato anche nel dibattito sulla scelta del nuovo presidente della Repubblica, prima che le forze politiche convergessero sulla riconferma di Sergio Mattarella.

«Franco Frattini - ha scritto Berlusconi sui social - è stato un vero servitore dello Stato: in Italia e all'estero dove si è fatto apprezzare da tutti per la competenza con la quale ha svolto il ruolo di Commissario europeo e poi di ministro degli Esteri. Di lui ricorderò sempre la grande capacità di affrontare col sorriso problemi complessi, di trovarsi a suo agio in ogni ruolo e la stima che ha seminato. Mancherà a me come a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di poter collaborare con lui».

«Addolorato» il presidente Mattarella per la morte di un «protagonista di alto profilo che in questi anni ha recato un importante contributo alla vita delle nostre istituzioni».

Giorgia Meloni lo ricorda come «un uomo garbato e intelligente, un servitore delle istituzioni». «Era mio amico. Rivolgo a nome del Governo sentite condoglianze a famiglia e amici. Saremo fieri di portare a termine la riforma del codice degli appalti alla quale aveva lavorato con dedizione».

Tanti i politici e rappresentanti delle istituzioni che lo ricordano: «Apprendo con enorme dispiacere la notizia della scomparsa di Franco Frattini - ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa -. Per molti anni ho avuto modo di lavorare con lui apprezzando le sue doti umane e politiche. Con Franco se na va una persona perbene, una di quelle che lasciano tanti buoni ricordi». «Profondo cordoglio» è stato espresso anche dal presidente della Camera Lorenzo Fontana.

E riconoscimenti sono arrivati anche dalle opposizioni: «Grande mestizia - ha commentato il segretario del Pd, Enrico Letta -. La scomparsa prematura di Franco Frattini lascia un senso di profonda tristezza».

Frattini, è ricordato sul sito del Consiglio di Stato, è stato anche "vicesegretario generale e poi segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, ministro per la Funzione Pubblica e gli Affari Regionali, ministro per il Coordinamento dei servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato, presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di di informazione e sicurezza e per il Segreto di Stato".

La politica era la sua grande passione, non l’unica: Frattini è stato anche presidente del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni e presidente della Commissione nazionale Scuole e maestri di Sci presso la Federazione Italiana Sport Invernali. 

È morto al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato a causa di un tumore.

(Unioneonline/L)

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