Moby Prince, il dramma dei familiari delle vittime: "Quest'anno da soli a ricordare"
I parenti dei 140 morti della tragedia del 10 aprile 1991 scrivono a Mattarella: "Aiutateci a cercare la verità"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Ci rivolgiamo alle più alte cariche dello Stato affinché siate interpreti della nostra richiesta di non dimenticare le persone che hanno perso la vita a bordo del traghetto Moby Prince la sera del 10 aprile 1991 e della volontà dei familiari e delle istituzioni di perseguire nella ricerca della verità, e ciò, attraverso un Vostro diretto intervento sugli organi di informazione".
E' un passaggio della lettera scritta da alcuni familiari delle vittime della tragedia del Moby Prince (140 i morti), indirizzata al Capo dello Stato Sergio Mattarella, ai presidenti di Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e Camera, Roberto Fico, al premier Giuseppe Conte e anche al governatore toscano Enrico Rossi e al sindaco di Livorno Luca Salvetti.
Un appello alle autorità, firmato da Luchino e Angelo Chessa, presidenti dell'associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus, e da Loris Rispoli, presidente del Comitato 140 Familiari vittime Moby Prince, incentrato sul fatto che quest'anno, a causa dell'emergenza Coronavirus, "per la prima volta, ciascuno di noi affronterà da solo il peso ed il dolore della memoria e non potrà neppure condividere interrogativi e speranze sull'esito del lavoro che, finalmente, la magistratura ha riavviato a seguito del deposito dell'importante relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta istituita nella precedente legislatura, le cui conclusioni hanno messo fortemente in discussione, per non dire smentito, l'esito dei processi penali".
(Unioneonline/l.f.)