In fuga dal Nord Africa per raggiungere il "sogno" dell'Italia subiscono ogni tipo di violenze: da quelle sessuali allo sfruttamento alla detenzione.

È l'inferno affrontato dai minori e raccontato dall'Unicef nel rapporto "Un viaggio fatale per i bambini: la rotta migratoria del Mediterraneo centrale": tre quarti dei bimbi contattati dal Fondo dell'Onu per l'infanzia hanno raccontato che durante il tragitto dal loro Paese al nostro sono rimasti vittime, in particolare, di violenze sessuali da parte degli adulti, e metà anche percosse e altre forme di abusi.

"La rotta del Mediterraneo centrale, dal Nord Africa all'Europa - sono state le parole di Afshan Khan, direttrice dell'Unicef per l'Europa - è tra quelle al mondo in cui muoiono più persone ed è tra le più pericolose per i bambini e le donne", vittime "predilette" dei trafficanti.

"Dobbiamo individuare a livello globale i fattori all'origine delle migrazioni - sostiene Khan - e lavorare insieme per un solido sistema di passaggi sicuri e legali per i minori in movimento, siano essi rifugiati o migranti".

E oggi sono stati diffusi i dati dell'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni, secondo la quale i migranti morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno sono 485: nello stesso periodo dello scorso anno si erano registrati 425 casi.
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