"Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui".

Il presidente della Repubblica torna a schierarsi apertamente in favore della campagna vaccinale. Lo ha fatto nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia: “Chi pretende di non vaccinarsi, con l'eccezione di chi non può farlo per salute – ha detto - e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunciare alla propria possibilità di recuperare in pieno luoghi e modi e tempi di vita". 

Il tema della salute come bene pubblico "richiama alla responsabilità sociale e in questo periodo al dovere, morale e civico della vaccinazione. E' lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali".

"Non posso non dire una parola – ha aggiunto in meriti ai recenti attacchi dei no vax e no green pass – sulla violenza e le minacce che affiorano in questo periodo, contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni, fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore". 

Quanto all’anno che sta per partire le prospettive sono favorevoli: "L'economia è ripartita e i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo. Questo è possibile perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con la prudenza che non contrasta con la normalità della vita". 

(Unioneonline/D)

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